Risonanza magnetica: perché non dovresti interpretare da solo il referto (e parlarne invece con l’ortopedico)
- Raffaele Pezzella
- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Oggi, grazie ai portali online, è facile ricevere il referto della risonanza magnetica (RM) direttamente a casa, magari con tanto di immagini e termini medici molto tecnici.
È naturale voler capire subito cosa significa tutto ciò: “Cosa vuol dire protrusione discale?”, “È grave?”, “Devo operarmi?”.
Ma attenzione: leggere e interpretare da soli il referto può essere fuorviante e, spesso, fonte di preoccupazioni inutili.
Vediamo insieme perché è sempre meglio far valutare i risultati da un ortopedico.
🔍 1. Il referto descrive, non diagnostica
Il radiologo che referta la risonanza descrive ciò che vede: eventuali infiammazioni, degenerazioni, lesioni o alterazioni.
Ma non è detto che tutto ciò che appare “alterato” sia davvero un problema clinico.
Solo l’ortopedico, che conosce la tua storia, i tuoi sintomi e ti ha visitato, può interpretare quei dati nel contesto giusto e dirti se c’è davvero qualcosa di significativo.
👉 Un esempio pratico: molte persone leggono nel referto “ernia discale L4-L5” e pensano subito al peggio. In realtà, moltissime ernie sono piccole e asintomatiche: non causano dolore e non richiedono alcun intervento.
🧩 2. Le immagini non raccontano tutto
La risonanza è un esame molto preciso, ma da sola non spiega l’origine del dolore o del disturbo.
Serve sempre una valutazione clinica: il medico deve capire se ciò che si vede corrisponde a ciò che senti.
A volte il referto mostra un problema che non causa alcun fastidio; altre volte, invece, il dolore dipende da qualcosa che non si vede chiaramente nelle immagini.
Ecco perché la lettura del referto senza visita ortopedica può essere fuorviante.
🚫 3. Attenzione a internet e alle “autodiagnosi”
Quando si leggono parole come “degenerazione”, “lesione”, “fissurazione” o “artrosi”, è facile spaventarsi e cercare risposte online.
Il problema è che su internet si trovano tante informazioni, ma non sempre affidabili o adatte al tuo caso.
Questo può portare a due errori opposti:
Allarmarsi inutilmente, pensando di avere qualcosa di grave;
Sottovalutare un disturbo che invece andrebbe controllato.
L’unico modo per evitare questi rischi è parlare direttamente con l’ortopedico, che può spiegarti il significato reale del referto e consigliarti i passi successivi.
🤝 4. Il valore del confronto con lo specialista
Portare all’ortopedico il referto e le immagini della risonanza significa avere una valutazione completa e personalizzata.
Durante la visita, il medico:
ascolta i tuoi sintomi,
esamina le immagini,
chiarisce i termini del referto con parole semplici,
e decide insieme a te la strategia migliore: riposo, fisioterapia, esercizi mirati, farmaci o – solo se serve – ulteriori accertamenti.
Questo confronto ti permette di capire davvero cosa sta succedendo al tuo corpo e di affrontare il problema nel modo più sicuro e mirato.
💬 In conclusione
La risonanza magnetica è uno strumento prezioso, ma da sola non basta per capire la tua situazione.
Solo l’ortopedico può unire i pezzi del puzzle — sintomi, esame clinico e immagini — per darti una diagnosi corretta e un piano di cura su misura.
Quindi, quando ricevi un referto, non farti prendere dall’ansia e non affidarti al “fai da te”: fissa una visita, porta con te le immagini e lascia che sia il tuo ortopedico a guidarti.
La tua salute merita un’interpretazione esperta, non una ricerca su Google. 🩺




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