Perché il lavoro sedentario fa male al corpo
- Raffaele Pezzella
- 30 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 2 nov

Il corpo umano non è fatto per restare fermo troppo a lungo. La postura seduta prolungata causa:
compressione dei dischi intervertebrali della zona lombare;
irrigidimento dei muscoli del collo e delle spalle;
riduzione della circolazione nelle gambe;
sovraccarico su polsi e mani per l’uso di tastiera e mouse.
Nel tempo, questi fattori possono portare a dolori cronici, infiammazioni tendinee e alterazioni posturali difficili da correggere.
La regola d’oro: muoversi ogni 45–60 minuti
Anche la migliore sedia ergonomica non può sostituire il movimento.
Ogni 45-60 minuti, alzati per 2-3 minuti: cammina, stira le braccia, ruota le spalle.
Questo semplice gesto riduce il rischio di dolori lombari e affaticamento oculare, migliorando anche la concentrazione.
5 esercizi semplici per chi lavora alla scrivania
Allungamento cervicale

Seduto, schiena dritta:
Inclina lentamente la testa verso la spalla destra (senza sollevare l’altra spalla).
Mantieni 15 secondi, poi cambia lato.
👉 Scioglie le tensioni del collo e previene il “collo da computer”.
Rotazioni delle spalle

Porta le spalle in avanti, poi verso l’alto e indietro in un movimento circolare.
Ripeti 10 volte in senso orario e 10 in senso antiorario.
👉 Migliora la circolazione e riduce la rigidità scapolare.
Allungamento della schiena

In piedi, intreccia le dita e allunga le braccia sopra la testa.
Inspira profondamente e allunga la colonna verso l’alto.
👉 Ottimo per distendere i muscoli dorsali e migliorare la postura.
Stretching dei polsi
Estendi un braccio in avanti, palmo verso l’alto.
Con l’altra mano, tira delicatamente le dita verso di te per allungare l’avambraccio.
Ripeti con l’altro lato.
👉 Previene infiammazioni da mouse e tastiera (sindrome del tunnel carpale).

Ogni tanto, esegui 10 piegamenti leggeri staccandoti dalla sedia e tornandoci sopra lentamente.
👉 Riattiva la circolazione nelle gambe e rinforza i muscoli glutei e quadricipiti.
💡 Altri consigli utili
Posizione dello schermo: il bordo superiore del monitor deve essere all’altezza degli occhi.
Appoggi ben bilanciati: piedi a terra, ginocchia a 90°, schiena aderente allo schienale.
Sedia ergonomica o fitball: aiuta a mantenere una postura dinamica.
Bere spesso: l’idratazione migliora l’elasticità muscolare e riduce la fatica.
🩺 Quando rivolgersi all’ortopedico
Se i dolori persistono per più di qualche settimana, si irradiano a braccia o gambe, o limitano i movimenti quotidiani, è importante consultare uno specialista ortopedico. Potrebbe essere necessario valutare la presenza di infiammazioni, discopatie o sindromi da sovraccarico.
✅ In sintesi
Lavorare in smart working non deve significare soffrire di dolori quotidiani.
Con pochi minuti di esercizi al giorno e una buona organizzazione della postazione, è possibile proteggere schiena, collo e articolazioni, migliorando allo stesso tempo la produttività e l’umore.
“Il miglior trattamento è la prevenzione: il corpo si mantiene giovane solo se si muove.”




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