Le Infiltrazioni Ecoguidate: Funzionamento, Applicazioni e Vantaggi
- Raffaele Pezzella
- 2 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 13 ott

Cos’è una Infiltrazione Ecoguidata
Le infiltrazioni ecoguidate rappresentano una metodica terapeutica avanzata che consente la somministrazione precisa di un farmaco direttamente nel punto in cui si avverte dolore, massimizzando così l’efficacia della terapia stessa. Questa tecnica permette di ottimizzare la funzione dei farmaci utilizzati, riducendo i rischi di effetti collaterali e garantendo un’azione mirata.
Farmaci e Sostanze Utilizzabili
Attraverso le infiltrazioni ecoguidate, è possibile somministrare diverse tipologie di sostanze, a seconda della patologia trattata:
· Farmaci antinfiammatori a lento rilascio locale, utili per ridurre l’infiammazione in modo prolungato.
· Dispositivi medici ad azione lubrificante sulle articolazioni, come l’acido ialuronico, che contribuisce a migliorare la funzionalità articolare.
· Nutrienti e fattori di crescita, tra cui i derivati dalle piastrine del paziente stesso. In questo caso, si utilizza il Plasma Ricco di Piastrine (PRP), ottenuto da un campione di sangue prelevato e trattato in modo specifico.
Applicazioni e Vantaggi nelle Diverse Articolazioni
Le infiltrazioni ecoguidate trovano impiego in tutte le articolazioni, ma in alcune sedi risultano particolarmente vantaggiose, sia per motivi anatomici sia funzionali. Ad esempio, nell’anca la guida ecografica permette il corretto posizionamento intra-articolare dell’ago, garantendo che il farmaco venga iniettato esattamente dove serve. Questo approccio, infatti, offre sicurezza — poiché consente di evitare strutture vascolari e nervose — ed efficacia, grazie al posizionamento mirato del farmaco nello spazio articolare.
Per quanto riguarda la spalla, la guida ecografica permette di distinguere tra le varie strutture interessate da una lesione (interne o esterne all’articolazione), consentendo di eseguire infiltrazioni mirate. Queste vengono programmate sulla base dello studio clinico e dell’esame ecografico dinamico della spalla, massimizzando così il beneficio per il paziente.
Il Percorso Terapeutico
È importante sottolineare che le infiltrazioni ecoguidate sono uno strumento terapeutico che, sebbene molto utile e versatile, deve essere sempre preceduto da un’accurata valutazione medica specialistica e dalla definizione di una diagnosi precisa.
Il Ruolo dell’Ecografia nella Pratica Ortopedica
L’ecografia rappresenta un alleato fondamentale nella pratica ortopedica moderna. Essa arricchisce le informazioni ottenute durante la visita, come nel caso della spalla dolorosa, e risulta preziosa anche nella valutazione delle patologie articolari di natura infiammatoria, traumatica o artrosica, in particolare a livello del ginocchio. Inoltre, come descritto, la guida ecografica aumenta efficacia e sicurezza delle infiltrazioni, consentendo interventi più precisi e meno rischiosi per il paziente.
Per questi motivi, l’ecografia viene integrata abitualmente nella pratica ambulatoriale, offrendo visite ortopediche che comprendono lo studio ecografico senza costi aggiuntivi per il paziente.
Domande Frequenti dei Pazienti
L’infiltrazione dell’anca con acido ialuronico è più dolorosa di quella al ginocchio?
La procedura ha una durata di circa 10 minuti. Pur essendo l’articolazione dell’anca più profonda rispetto al ginocchio, la regione anatomica non è più sensibile: il livello di dolore è paragonabile a quello di una comune iniezione intramuscolare e non è necessaria anestesia.
Con che frequenza devono essere eseguite le infiltrazioni ecoguidate?
La frequenza dipende dalla patologia trattata. Le infiltrazioni ecoguidate sono terapie sintomatiche: rimuovono completamente o parzialmente i sintomi di una patologia articolare, come l’artrosi. L’efficacia della terapia dipende dalla strategia terapeutica personalizzata, definita in base alle caratteristiche del singolo paziente. L’obiettivo minimo è ottenere un beneficio sostanziale, percepito dal paziente come un netto miglioramento della qualità di vita, che duri almeno 3 mesi. In generale, due cicli di infiltrazioni all’anno (di solito 2 o 3 sedute settimanali) sono sufficienti per ottimizzare i benefici della procedura.



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