Infiltrazioni articolari: cosa sono, quando servono e perché non bisogna averne paura
- Raffaele Pezzella
- 19 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 ott

Le infiltrazioni articolari sono una delle terapie più utilizzate in ortopedia per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità delle articolazioni colpite da infiammazioni o artrosi. Nonostante siano una procedura molto diffusa, spesso il termine “infiltrazione” spaventa: in realtà si tratta di un trattamento minimamente invasivo, rapido e generalmente ben tollerato.
Che cosa sono le infiltrazioni articolari?
Le infiltrazioni articolari consistono nell’iniezione di un farmaco direttamente all’interno di un’articolazione (come ginocchio, spalla, anca, caviglia o mano) o nei tessuti circostanti.
L’obiettivo è agire in modo mirato, là dove serve, riducendo infiammazione e dolore e favorendo un recupero più rapido rispetto ai trattamenti sistemici (come compresse o terapie per via orale).
Quali sostanze vengono utilizzate?
A seconda del tipo di patologia e delle caratteristiche del paziente, il medico ortopedico può scegliere diverse tipologie di farmaci:
Corticosteroidi: potenti antinfiammatori utili nelle fasi acute, quando il dolore e il gonfiore sono importanti.
Acido ialuronico: migliora la lubrificazione e la protezione della cartilagine, particolarmente indicato nelle artrosi.
Plasma ricco di piastrine (PRP) o cellule mesenchimali: terapie più innovative che stimolano i processi di rigenerazione dei tessuti.
Quando sono indicate?
Le infiltrazioni articolari possono essere consigliate in diversi casi, tra cui:
Artrosi del ginocchio, dell’anca o della spalla;
Tendiniti o borsiti;
Traumi sportivi;
Infiammazioni croniche non risolte con i trattamenti tradizionali.
Il vantaggio è che possono ridurre il dolore in modo significativo e migliorare la qualità della vita, permettendo di tornare più facilmente alle normali attività quotidiane.
Come si svolge il trattamento?
L’infiltrazione viene eseguita ambulatorialmente, in pochi minuti. Dopo un’accurata disinfezione, il medico introduce un ago sottile nell’articolazione e inietta la sostanza scelta.
Nella maggior parte dei casi il fastidio è minimo e non richiede anestesia. Dopo la procedura si consiglia di riposare l’articolazione per 24-48 ore, evitando sforzi o attività fisica intensa.
Ci sono rischi o effetti collaterali?
Le infiltrazioni articolari sono procedure sicure, se eseguite da personale esperto e in ambiente adeguato. Gli effetti collaterali sono rari e di solito limitati a un leggero dolore o gonfiore temporaneo nella sede dell’iniezione.
In casi eccezionali possono comparire reazioni allergiche o infezioni, ma si tratta di eventi molto rari.
Conclusioni
Le infiltrazioni articolari rappresentano oggi una valida risorsa terapeutica nel trattamento delle patologie muscolo-scheletriche.
Grazie alla loro azione mirata, aiutano a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e spesso a ritardare la necessità di interventi chirurgici.
È importante però che siano indicate e personalizzate dal proprio ortopedico di fiducia, che valuterà il tipo di sostanza, la frequenza e la modalità di somministrazione più adatta al singolo caso.
In sintesi: un piccolo gesto, spesso grande sollievo.



Commenti