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Distorsione di Caviglia: Cause, Lesioni e Trattamenti

  • Raffaele Pezzella
  • 5 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
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La distorsione di caviglia è uno dei traumi muscolo-scheletrici più comuni, sia nello sport che nella vita quotidiana. Si verifica quando l’articolazione della caviglia subisce un movimento brusco o anomalo — spesso una inversione del piede — che provoca un eccessivo stiramento o una rottura dei legamenti che stabilizzano l’articolazione.




Anatomia e Meccanismo di Lesione



La caviglia è stabilizzata da diversi legamenti che ne garantiscono la tenuta e il corretto movimento.

Sul versante laterale (esterno) si trovano tre legamenti principali:


  1. Legamento peroneo-astragalico anteriore (LPAA)

  2. Legamento peroneo-calcaneare (LPC)

  3. Legamento peroneo-astragalico posteriore (LPAP)



La distorsione avviene nella grande maggioranza dei casi per inversione forzata del piede (cioè il piede ruota verso l’interno), e il primo legamento a lesionarsi è il peroneo-astragalico anteriore, seguito dal peroneo-calcaneare nei traumi più gravi.


Le distorsioni vengono classificate in base alla gravità della lesione legamentosa:


  • I grado (lieve): stiramento del legamento senza rottura.

  • II grado (moderata): rottura parziale del legamento con modesto gonfiore e dolore.

  • III grado (grave): rottura completa di uno o più legamenti con instabilità articolare evidente.





Sintomi e Diagnosi



I sintomi tipici comprendono:


  • Dolore acuto immediato nella parte esterna della caviglia

  • Gonfiore e talvolta ematoma

  • Difficoltà o impossibilità a poggiare il piede

  • Sensazione di instabilità



La diagnosi si basa sull’esame clinico e sull’anamnesi traumatica. In caso di sospetta frattura o lesione legamentosa importante, si eseguono radiografie (per escludere fratture) e, se necessario, una risonanza magnetica (RMN) per valutare l’entità del danno ai tessuti molli.




Trattamento Conservativo



Nel 90% dei casi, il trattamento è conservativo. Le linee guida seguono il protocollo RICE:


  • Rest (riposo): evitare di caricare sulla caviglia per i primi giorni.

  • Ice (ghiaccio): applicazioni di ghiaccio per 15–20 minuti ogni 2–3 ore.

  • Compression (fasciatura o tutore): per limitare gonfiore e stabilizzare l’articolazione.

  • Elevation (elevazione): mantenere il piede sollevato per favorire il drenaggio.



A seconda della gravità, può essere utile un tutore funzionale o una cavigliera stabilizzante per alcune settimane.

La riabilitazione fisioterapica è fondamentale: esercizi di rinforzo muscolare, equilibrio e propriocezione aiutano a recuperare la stabilità ed evitare recidive.




Trattamento Chirurgico



Il trattamento chirurgico è riservato ai casi più gravi, come:


  • Lesioni legamentose complete con instabilità residua

  • Distorsioni recidivanti nonostante fisioterapia

  • Pazienti sportivi con elevate richieste funzionali



L’intervento può consistere in una sutura diretta dei legamenti lesionati o nella ricostruzione legamentosa con tessuto autologo o sintetico (tecnica di Broström o sue varianti).

Dopo l’intervento, segue un periodo di immobilizzazione, riabilitazione graduale e ritorno allo sport in circa 3–6 mesi, a seconda del caso.




Prevenzione e Recupero



Per ridurre il rischio di nuove distorsioni è importante:


  • Eseguire esercizi di equilibrio e rinforzo muscolare

  • Utilizzare calzature adeguate all’attività svolta

  • In caso di sport a rischio, indossare cavigliere protettive



Una gestione corretta fin dall’inizio consente nella maggior parte dei casi un recupero completo e un ritorno alle normali attività senza limitazioni.




In sintesi



La distorsione di caviglia, pur essendo un trauma frequente, non deve essere sottovalutata. Una diagnosi accurata e un trattamento appropriato — conservativo o chirurgico — sono essenziali per prevenire l’instabilità cronica e garantire un pieno recupero funzionale.




 
 
 

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