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Artroscopia di spalla: cos’è e quando serve

  • Raffaele Pezzella
  • 30 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 1 ott

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L’artroscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva che permette di curare molte patologie della spalla attraverso piccole incisioni cutanee, utilizzando una telecamera e strumenti chirurgici sottili.

Si tratta oggi di uno degli interventi più eseguiti in ortopedia, perché consente di trattare in modo efficace diversi disturbi, riducendo i tempi di recupero rispetto alla chirurgia tradizionale.



In cosa consiste l’artroscopia di spalla



Durante l’intervento, il chirurgo introduce una microtelecamera all’interno della spalla. Le immagini vengono proiettate su un monitor, permettendo una visione ingrandita e dettagliata delle strutture articolari (tendini, legamenti, cartilagine, capsula).

Attraverso altre piccole incisioni vengono inseriti gli strumenti necessari per eseguire le procedure di riparazione o pulizia.



Per quali problemi si utilizza



L’artroscopia di spalla trova applicazione in numerose condizioni:


  • lesioni della cuffia dei rotatori (riparazione o reinserzione dei tendini),

  • instabilità di spalla (riparazione dei legamenti e della capsula articolare),

  • lesioni del cercine glenoideo (ad esempio la lesione di Bankart),

  • conflitto subacromiale con dolore da attrito dei tendini,

  • calcificazioni tendinee resistenti alle terapie conservative,

  • rigidità articolare (capsulite adesiva) quando le altre cure non hanno funzionato,

  • lesioni della cartilagine e piccoli corpi mobili intra-articolari.




I vantaggi dell’artroscopia



Rispetto alla chirurgia “a cielo aperto”, l’artroscopia offre diversi benefici:


  • incisioni cutanee ridotte e cicatrici minime,

  • minore dolore post-operatorio,

  • possibilità di esplorare tutta l’articolazione in modo accurato,

  • recupero funzionale generalmente più rapido.




Dopo l’intervento



Il percorso di riabilitazione varia a seconda del tipo di problema trattato. In molti casi si utilizza inizialmente un tutore per proteggere la spalla, seguito da un programma di fisioterapia mirata per recuperare mobilità e forza.

Il ritorno alle attività quotidiane e sportive dipende dalla gravità della lesione e dall’estensione della riparazione, ma la maggior parte dei pazienti ottiene un recupero completo e soddisfacente.



Conclusioni



L’artroscopia di spalla rappresenta oggi uno strumento fondamentale nella chirurgia ortopedica: mini-invasiva, precisa e versatile, permette di trattare con successo numerose patologie dolorose e invalidanti. La scelta di sottoporsi all’intervento deve comunque essere valutata insieme allo specialista, considerando la storia clinica del paziente e le sue esigenze di vita e di attività.

 
 
 

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